Nello zaino

 

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L'abbigliamento e l'attrezzatura:

Di seguito elenco il materiale che porto durante le mie gite di un giorno, o più giorni (in questo caso in genere con pernottamento in tenda). Complessivamente l'attrezzatura non è variata molto nel tempo. Inoltre alcune considerazioni sull'alimentazione.

 

 

Per le gite di un giorno:

Canotta in light capilene a pelle (Patagonia) con sopra maglietta a zip e collo in capilene medium (Patagonia) o polartec leggero (Montura/North Face); nello zaino maglione di pile/polartec di Patagonia/Montura (pesante o leggero a seconda delle condizioni) e giaccavento in goretex (sempre di Patagonia). Come pantaloni, a seconda delle stagioni e delle condizioni atmosferiche, vari pantaloni in sintetico in tre grammature differenti (Montura Vertigo II, Vertigo Light; Patagonia); nel caso di molto freddo nello zaino eventuali sovrapantaloni in strecht o goretex (North Face, Salewa, Patagonia) o al contrario adosso calzamaglia sempre in capilene. Inoltre bandana e berretto in pile (North Face con windstopper), passamontagna leggero, guanti con sottoguanti e moffole (North Face, Black Diamond), occhiali da sole, telo termico di emergenza, eventualmente mantellina per la pioggia e coprizaino. Calze tecniche o normali al ginocchio o gambaletto (Thorlo, Smart Wool; a seconda della calzata dello scarpone) e scarponi (La Sportiva Nepal Evo o Trek Evo, Scarpa Ribelle Lite; per evitare vesciche metto talvolta preventivamente del cerotto telato attorno al tallone nei punti più a rischio). Per andare leggero, e se la gita lo consente, scarpette La Sportiva Ultra Raptor GT

Come accessori macchina fotografica e obiettivi (vedi), cellulare con ricarica, GPS, coltellino, thermos (da 30 o 75 cl) nei periodi stagionali più freddi, 2 borracce da 1 e 0.5 litri d'estate, viveri, bustina di toilette e pronto soccorso.

Lo zaino è un Deuter da 26 o 35 litri, mentre per lo scialpinismo e le ciaspolate ne uso invece uno da 40 l Lowe Alpine, dotato di ottimi lacci laterali per maggiore comodità, e dovendo portare anche il set di soccorso (Artva, sonda e pala). Come attrezzatura bastoncini da sci Black-Diamond a tre sezioni (con o senza rondelle; a serraggio laterale, no a mandrino) e poi, a seconda della gita, piccozza (classica Grivel o due tecniche Cassin o due ultraleggere Camp: Corsa e Nanotech), ramponi (a 12 punte semiautomatici Salewa o Camp o automatici rigidi Simond o ultraleggeri a 10 punte Camp), racchette da neve (MSR o Tubbs), sci  K2 (con pelli e rampanti Pomoca, nastro adesivo, cacciavite, straccio); eventualmente casco (Petzl, Camp. Bear), imbragatura (Petzl, CT), longe; per situazioni particolari corda da 7 mm 30 m, anelli di fettuccia e moschettoni.

 Per le gite di più giorni:

Come per le gite di un giorno, aggiungendo solo calzamaglia e seconda canotta sempre in capilene ma di tipo a strech per la notte nel saccopiuma.

Come altri accessori cucchiaio, lampada frontale a led Petzl Swift RL Reactive, fornelletto (Primus Light Plus) con bomboletta di riserva da 100 mg; la borraccia è da 1.5 litri.

L'attrezzatura è la medesima di quella da un giorno con l'aggiunta del materiale da bivacco: tenda (completa degli accessori, tra cui sottotenda, vari cordini, sacchetti, ecc.; ho usato per tanto tempo con soddisfazione una tenda Salewa Blanca da due posti e 2.1 kg di peso, ideale per andare da solo e avere abbastanza spazio dentro; ora devo ancora testare una tenda North Face Assault 2 monotelo da 1.9 kg), stuoia isolante, sacco piuma (Salewa Alpamayo fino a -27° e Ferrino Light fino a 0°).

 

L'alimentazione:

Premesso che odio le barrette energetiche, dopo varie soluzioni alimentari, sono giunto al compromesso di portare sempre qualcosa di energetico ma anche appetibile, che coniughi la praticità con la leggerezza, e che inoltre sia sempre disponibile nella dispensa di casa.

Pertanto che sia gita di uno o più giorni porto per ogni pasto: un alimento proteico (salamino, scatoletta di tonno - ottime quelle per le insalate di riso, integrate cioè con piselli, farro, mais ecc. - o carne in scatola), formaggino (o grana), frutta (mousse preconfezionate, frutta secca), cioccolato (o latte condensato, ovomaltina, wafer), crackers integrali. Per le gite in tenda porto in più il necessario per fare liquidi caldi (dadi, the, caffè, camomilla) aggiungendo marmellatine per le colazioni. Inoltre spesso mi concedo un thermos caldo con caffè molto lungo o the da 30 o 75 cl. Trovo molto pratico per le gite di più giorni preconfezionare ogni pasto in un sacchettino, in modo da sapermi sempre regolare su cosa e quanto mangiare ogni volta.

Per le gite scialpinistiche il discorso è leggermente diverso: soprattutto per quelle invernali o quelle ad alta quota il freddo spesso è troppo intenso per permettere un pasto degno di questo nome. In questo caso, fermo restando che quello che ho sopradetto lo porto sempre per poi consumarlo magari al rientro in auto, metto nello zaino qualcosa in più di energetico da consumare alla svelta in vetta (formaggino, cioccolato, torrone, frutta secca, ecc.). Il thermos caldo da 75 cl diventa poi in questi casi assolutamente indispensabile.

Durante la gita assumo un Enervit Sport Liquid Gel dopo 3 ore assieme a frutta secca, ed eventualmente dopo altre 2 ore. Nella boraccia da 0.5 l sciolgo la bustina di sali minerali a base di Mg. La sera prima della gita un buon piatto di pasta, e la mattina della gita (anche se la sveglia suona alle 3) una abbondante colazione

 

 

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