Sassa d'Entova (m 3331)

 

[Le gite del 2019]

3 OTTOBRE 2019

DISLIVELLO: 1750 m

TEMPI DI SALITA: 6,00 ore

DIFFICOLTA': EE/F+

PERCORSO: Alpe Entova, ex rifugio Scerscen, ghiacciaio  e cresta NE

LOCALITA' DI PARTENZA: Braccia (San Giuseppe, SO)

Salita un po' monotona in basso, lungo la vecchia strada per il rifugio albergo dello Scerscen ora abbandonato. Da qui, dove si ha una visione fantastica sul Bernina, il percorso diventa alpinistico e prevede di attraversare il ghiacciaio dello Scerscen fino alla costola NE della montagna, che tra roccette e detriti porta in vetta, a picco sulla Valmalenco e pertanto balcone privilegiato.

CARTA:  Kompass n.93 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

Da San Giuseppe, lungo la strada che porta a Chiareggio, prendiamo la strada asfaltata a destra e poi al bivio a sinistra che porta al pianoro di Braccia, dove è posto il divieto di accesso. A piedi proseguiamo sulla sterrata fino all'Alpe d'Entova. Tra i casolari parte la scorciatoia che ci permette di evitare il lungo giro per il rifugio Longoni, ricollegandoci alla strada a quota 2350 circa. Da qui con una serie di tornanti saliamo alla base della bastionata dove sorge il rifugio che si raggiunge ora per un buon sentiero a strette svolte. Dal rifugio saliamo a sinistra sul ghiacciaio per poi attraversarlo puntanto alla costola bianca che scende dalla vetta. Da qui per roccette e detriti in vetta.

APPUNTI GEOLOGICI:

Le falde austro alpine del Bernina trovano qui una sovrapposizione geologica e geomorfologica perfetta Dal basso la falda di seprentiniti della Valmalenco, poi la falda Margna-Sella e infine quella del Bernina a disegnare le alte cime. Il livello calcareo marmoreo cintinuo che andiamo ad attraversare per la cima separa le due unità Margna e Sella. Approfondimenti alla pagina:

1. La struttura delle Alpi

8. Le serpentiniti della Valmalenco

   

Il Disgrazia alle luci della prima mattina salendo sopra all'Alpe Entova.

Sul ghiacciaio di Scerscen, attraversandolo fino alla base della costola rocciosa bianca che percorreremo per salire alla vetta.

Salendo sulla costola rocciosa per la Sassa: di fronte la balconata del Bernina.


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