Cresta Giumenta (m 1302)

 

[Le gite del 2019]

30 NOVEMBRE 2019

DISLIVELLO: 1200 m

TEMPI DI SALITA: 7,00 ore il giro

DIFFICOLTA': EEA

PERCORSO: Magnodeno, Giumenta, Rif. A. Monzesi, Magnodeno

LOCALITA' DI PARTENZA: Costalottiere (Erve, Calolziocorte LC)

La cresta Giumenta è una interessante salita invernale, vista la quota modesta, tutta protetta da un cavo e catene nei punti più critici. La via non richiede il set da ferrata, se non l'ultimo torrione (passi di II se non si sfrutta la catena), comunque aggirabile sulla destra. E' comunque un percorso piuttosto lungo, considerando anche il ritorno nuovamente al Magnodeno, con circa 200-300 m di dislivello da salire. La sosta pranzo al rifugio Alpinisti Monzesi è perfetta per spezzare la gita e godere degli ottimi piatti che il rifugio offre.

CARTA:  Kompass n.91 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

La partenza avviene dalla frazione Costalottiere di Erve, sopra Calolziocorte, lasciando l'auto all'ampio parcheggio soraelevato all'inizio della frazione. Superate le case, si stacca a destra una rampa carrabile a metà della quale parte a sinistra il sentiero. Seguendo le indicazioni per il Magnodeno ai vari bivi ci si inoltra nel bosco, stando appena sottocresta per evitare alcuni casotti di caccia, salendo infine alla costa del Forcellino (panchine e cippo storico di confine). Da qui facilmente seguendo la cresta saliamo al Magnodeno. Seguiamo quindi il sentero per il rifugio Alpinisti Monzesi che si mantiene appena sottocresta verso NE; oltre una fonte sulla sinistra parte la traccia (indicazioni) per la cresta Giumenta. Presto un cartello ci informa di indossare il set da ferrata (qui superfluo) e iniziano le catene e i mancorrenti lungo l'aereo sentiero; alcune catene facilitano la salita e la discesa da roccette; dopo aver superato un ripido costone siamo in cima ad una croce e ci troviamo davanti l'utlimo torrione, il più impegnativo; qui pssiamo indossare il set da ferrata oppure farne senza, visto che la salita avviene comunque lungo un canalino protetto e non esposto. Aiutati dalla catena saliamo così al punto culminante della cresta, la cima di Fò. Ora sul lato opposto fino al passo omonimo e a destra al sottostante rifugio Alpinisti Monzesi. Per il rientro si scende lungo il percorso del vallone, dal quale si stacca sulla destra la lunga traccia ascendente, ma con numerosi saliscendi che ci riporta al Magnodeno e quindi al percorso dell'andata.

APPUNTI GEOLOGICI:

Formazioni triassiche, sopratutto Dolomia principale, lungo il percorso. Approfondimenti alla pagina:

1. La struttura delle Alpi

16. Le rocce ipovulcaniche di Monte Campione

   

Dala vetta del Magnodeno: lago di Pescate, Annone e Pusiano, in fondo la cerchia delle Alpi Occidentali si segue fino alle Alpi Liguri e l'Appennino.

Al termine della cresta Giumenta in primo piano e dietro Lecco e il Lario.


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