M. Capio (m 2172)

 

[Le gite del 2017]

22 NOVEMBRE 2017

DISLIVELLO: 1400 m

TEMPI DI SALITA: 5,30 ore

DIFFICOLTA': E

PERCORSO: Montata, Alpi Campo e Laghetto, versante S

LOCALITA' DI PARTENZA: Val Sabbiola (Val Mastallone - VC)

Strepitosa gita, dai mille interessi e varietà di situazioni e panorami, ideale nelle tarde stagioni di mezzo, vista l'esposizione a Sud e la facilità di ascesa. Si segnalano in particolare il bel borgo di Erbareti, frequentato solo in estate, la magnificamente esposta Alpe Campo, le miniere di Nickel all'Alpe Laghetto e lo spettacolare panorama dalla vetta. Al Capio si può salire in alternativa da San Gottardo o da Campello Monti, con minore dislivello ma sicuramente con percorso meno appagante. La cima curiosamente è bifida, con due croci e due libri di vetta.

 

CARTA:  Kompass. n.97 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

Si lascia l'auto al ponte in Val Sabbiola (laterale sinistra della Val Mastallone, da Varallo Valsesia), dove la strada termina per i non residenti. A piedi si prosegue sulla ripidissima stradina a tornanti che porta alle case di Montata; dietro alle case il bel sentiero sale nel bosco e poi in campo aperto fino al colletto del Colmetto, a pochi passi dall'Alpe di Campo. Di qui sono possibili due percorsi per rraggiungere la successiva Alpe del Laghetto: o lungo il vallone principale o lungo la cresta sopra l'Alpe di Campo: la soluzione migliore è percorrere la prima in salita e la seconda in discesa. Giunti in ogni caso all'Alpe Laghetto, si prosegue nel vallone principale, passando dal fabbricato diroccato a servizio delle abbandonate miniere, puntando quindi al Passo dei Rossi. A poca distaza dal colle, si stacca a sinistra una traccia che porta in cresta e in breve in vetta. Al ritorno è d'obbligo una deviazione per Erbareti, lungo i sentieri o la sterrata, entrambe ben segnalate.

 

APPUNTI GEOLOGICI:

La gita avviene completamente nelle rocce del complesso Ivrea-Verbano, qui costituite da granuliti acidi (Charnockiti, localmente chiamate Stronaliti), rocce molto belle spesso utilizzate per lapidi nei cimiteri (si tratta in pratica di rocce simili a graniti ma con grossi granati), granuliti basiche e peridotiti. All'Alpe Laghetto al contatto tra peridotiti e granuliti basiche sono presenti le mineralizzazioni a Nickel, sfruttate fino alla seconda guerra mondiale. Si tratta di mineralizzazione di cumulo in solfuri (soprattutto pirrotina), con percentuali di Nickel fino all'1%. Le peridotiti, alterate in superficie ed ossidate, hanno il caratteristico aspetto rossiccio, da cui il nome del Passo dei Rossi. Approfondimenti alla pagina:

1. La struttura delle Alpi e il supervulcano della Valsesia

 

Arrivo all'Alpe Laghetto. A sinistra Monte Capio, poi passo dei Rossi e cima omonima.

Sulla prima cima del Monte Capio con la caratterstiica campanella.

Panorama spaziale verso Sud dalla vetta, con il vallone percorso, la Valsesia e la pianura.


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