P. di Elgio (m 2837)

 

[Le gite del 2019]

23 FEBBRAIO 2019

DISLIVELLO: 1150 m

TEMPI DI SALITA: 5,30 ore

DIFFICOLTA': BS

PERCORSO: Rifugio Maria Luisa, Val Taggia, rientro Valrossa

LOCALITA' DI PARTENZA: Riale (Val Formazza,VB)

L'alta val Formazza si presta a gite scialpinistiche da urlo da febbraio ad aprile. Inoltre la strada fino al rifugio Maria Luisa è molto frequentata da ciaspolatori ma anche semplici turisti a piedi, attirati dalla ottima cucina del rifugio. Più oltre salgono solo gli scialpinisti e qualche ciaspolatore. Le mete sono varie, ma in giornata i più vanno in Valrossa, per la cima omonima o per l'Elgio. In val Toggia salgono in pochi e la gran parte per la Rupe del Gesso. In effetti la salita all'Elgio da questo lato non è il massimo, ma così si può compiere un bel anello scendendo poi per la più sciistica Valrossa. Da non perdere la sosta al rifugio Maria Luisa per assaggiare almeno lo strepitoso formaggio Bettelmatt.

CARTA:  Kompass n.89 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

In auto a Riale, parcheggio a fianco dell'albergo. Si attraversa il rio e si punta al sovrastante pendio percorso da una strada a lunghi tornanti che volendo si possono tagliare; si giunge così al pianoro che precede il rifugio. Si prosegue per la strada fino alla diga e alla casa del guardiano. Ora a mezzacosta si costeggia alti il lago proseguendo verso lo spartiacque svizzero, tra vallecole e dossi. Si giunge praticamente allo spartiacque attorno a quota 2500 dove ci si ricollega all'itinerario che sale dalla Val Bedretto. Ora si svolta ad Ovest per una vallecola, con un colletto da raggiungere con ripido strappo finale; appena sopra si è in vetta. Per la discesa teniamo il crinale che fa da spartiacque con la Valrossa, scendendo su questa tramite un ampio canale, quindi si tiene il fondovalle fino a giungere al rifugio, poi per la strada della mattina.

 

APPUNTI GEOLOGICI:

Lungo la alta Val Formazza si incontrano alcune delle falde più profonde dell'edificio alpino, riconoscibili dall'andamento morfologico, a salti e piane. Così al tetto della falda Antigorio che risaliamo fino a Fondovalle, segue la copertura della falda stessa (quarziti e calcari; sinclinale del Teggiolo) e poi i paragneiss del Lebendum che creano il salto della cascata del Toce e compongono le montagne sulla destra (cristallino del Basodino). La nostra montagna appartiene invece ai calcescisti e filladi del dominio vallesano, all'interno dei quali si trovano scaglie di carniole e marmi (zona del Termin, Rupe del Gesso), copertura probabili del massiccio del Gottardo, che affiora oltre il solco della Val Bedretto, quindi di tipo parautoctono. Approfondimenti alla pagina:

1. La struttura delle Alpi

2. Panorami e osservazioni geologiche dal Teggiolo

6. Le falde di ricoprimento in Val d'Ossola

 

Costeggiando in quota il lago di Val Toggia.

Parte finale per la vetta, con al centro il colletto da raggiungere per un breve ma ripido pendio.

Il vallone di discesa in Valrossa: a sinistra la cima omonima, a destra l'Elgio.


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