Piz Platta (m 3392)

 

[Le gite del 2017]

8 LUGLIO 2017

DISLIVELLO: 1500 m + 100 m circa

TEMPI DI SALITA: 6,30 ore

DIFFICOLTA': F

PERCORSO: Bandseen, Fuorcla Bercla, Talihorn, cresta SW

LOCALITA' DI PARTENZA: Cresta (Val Ferrera, CH)

Montagna poderosa, che si eleva notevolmente dalle zone circostanti, grazie alla sua consistenza petrografica, molto più resistente di quella delle montagne vicine. Un viaggio mutevole, che prende l'avvio dalle magnifiche praterie della val Ferrera, in Svizzera oltre il passo dello Spluga, popolata tutto l'anno da meno di 200 anime in piccole frazioni del comune di Avers, tra i 1500 e I 2100 m. Più in alto un ameno lago e poi le pietraie fino al crinale, dove l'ambiente cambia ancora con un bel percorso di cresta, facile ma non banale; poi i nevai da percorrere in traversata fino alla base del castello finale, che si sale per canalini e cenge, percorso facile ma molto aereo, seguendo i vari ometti fino alla bella e lignea croce. Panorama circolare fantastico. Gita lunga e faticosa ma appagante.

 

CARTA:  Kompass n.99 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

In auto ai Cresta, comune di Avers in Val Ferrera, via Chiasso, san Bernardino, Splugen e val Ferrera appunto. Si lascia l'auto appena fuori del paesino e si prende un sentiero segnato a fianco di una baita verso la fine del paese. Si entra nel vallone, si passa un alpeggio e più in alto si devia a destra fino al bel lago di Bandseen. Fin qui percorso segnato, sopra solo i, peraltro numerosi, ometti. Si sale sull'anfiteatro sovrastante e si punta all'evidente intaglio della cresta, salendo per ripidi sfasciumi. Alla Fuorcla Bercla si segue la cresta rocciosa che alterna tratti da camminare a tratti di facile arrampicata fino in vetta al Talihorn (m 3164). Si ridiscende per pochi metri e si scollina oltre la cresta NE della montagna. Restando sottocresta, per nevai, si punta al colletto a sinistra della parete del Platta. Una volta raggiunto si sale per camini e poi si prende una cengia orizzontale che taglia tutta la parete meridionale del Platta fino a raggiungere il pendio detritico che porta in vetta. Questo tratto è ottimamente tracciato da ometti che bisogna seguire con attenzione, per evitare difficoltà decisamente superiori. Così facendo le difficolta restano nel I grado, per quanto con un percorso molto aereo ed esposto, lungo il quale è assolutamente vietato scivolare. Libro di vetta. Rientro per lo stesso percorso.

 

APPUNTI GEOLOGICI:

Geologia notevole lungo il percorso, con il passaggio dai calcescisti dell'Avers, in basso,  fino alla falda ofiolitica del Platta, con flysch e calcari interposti. Soprattutto il Platta, con le metabasiti, radiolariti e serpentiniti mostra affioramenti notevoli. Qui sono sezioni classiche della cosidetta trinità di Steinmann (serpentiniti, gabbri, doleriti, metabasiti, radiolariti), che con le rocce cristalline  del massiccio dell'Err che affiora sull'altro lato della valle oltre Bivio, ha permesso la ricostruzione del margine continentale passivo dell'Adria fino ai fondali oceanici della Tetide. Approfondimenti alle pagine:

1. La struttura delle Alpi

18. Policromia attorno al Julierpass

 

La bella massa calcarea del Wissberg, poco prima di giungere al lago di Bandseen.

In cima al Talihorn; di fronte la piramide del Piz Platta.

Luci della sera al Bandseen.


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