Pizzo Scalino (m 3323)

 

[Le gite del 2017]

22 LUGLIO 2017

DISLIVELLO: 1350 m

TEMPI DI SALITA: 6,00 ore

DIFFICOLTA': EE/F

PERCORSO: Rif. Cristina, Passo Ometti, versante SE

LOCALITA' DI PARTENZA: Campello Caspoggio (Valmalenco, SO)

L'unico modo per salire al Pizzo Scalino evitando il ghiacciaio è salire dal versante Sud dalla Val Fontana, dalla Val Painale o dalla Valmalenco via Passo Ometti. Ed è proprio questa la via preferibile delle tre, perchè fattibile in giornata con un dislivello accettabile. Il retro della medaglia è l'accesso disagevole e faticoso al passo degli Ometti e infine il canalone sfasciumoso che porta al colletto, base delle cresta SE dello Scalino, in comune con la via per il ghiacciaio. Decisamente gradevole invece il tratto in Val Painale percorsa con un lungo traverso ascendente. E' comunque una bella gita, varia ed interessante anche per la geologia e il panorama sublime dalla vetta fattibile ad ogni buon escursionista, vista che sulla cresta le difficoltà alpinistiche si limitano al I grado.

 

CARTA:  Kompass n.86 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

In auto poco prima di Campo Moro in Valmalenco, si prende una deviazione a destra (indicazioni rifugio Cristina); dopo poche centinaia di metri, divieto di transito, parcheggio a lato della strada. A piedi si passa accanto all'alpe di Campello Caspoggio e poi a Campagneda, senza raggiungerla, e infine all'Alpe Prabello e al rifugio Cristina. Si passa da questo e il sentiero che segue dell'Alta Via senza possibilità di errore. Raggiunta una radura, su un masso a destra è indicato il Passo degli Ometti, con segnalazioni circolari rosso/bianco. Si supera un bel pianoro per poi innalzarsi regolarmente sul pendio a magri pascoli; un traverso a destra porta ad un macereto a grandi massi che occorre risalire non senza fatica; più in alto un altro traverso verso destra porta al Passo degli Ometti. Si vede ora bene il percorso verso la piramide dello Scalino. Senza perdere quota si traversa su un buon sentierino sulla sinistra sempre guidati dagli ometti e i segni circolari. Con lungo semicerchio ci si porta alla base del canalone che scende ripido quasi dalla vetta dello Scalino. Lo si percorre, via via più ripido, mantenendosi sul bordo destro e in alto, quando possibile, se ne esce sulla destra raggiungendo lo spartiacque. Ora si sale lungo la cresta, poi si seguono delle cenge sul versante sinistro per superare un salto, ritornando in cresta e facilmente in vetta. Rientro per lo stesso percorso.

 

APPUNTI GEOLOGICI:

Geologia molto bella lungo la salita. Fino ai pianori dei Prabello siamo nell'unità di mantello superiore del Malenco (serpentiniti) che lasciamo salendo al Passo degli Ometti (unità di crosta continentale austroalpina Margna della placca Adria). Magnifiche esposizione nel macereto delle rocce che compongono questa falda: paragneiss, ortogneiss, anfiboliti e marmi sono i litotipi principali: Particolarmete belle sono le streutture plicative riconoscibili nei marmi. Più monotono il tratto fino alla barriera dello spartiacque nel basamento della falda Margna. La testata invece è composta dalla copertura, la stessa che percorreremo in cresta verso la vetta e cioè dal basso verso l'alto, quarziti, marmi triassici grigi e bianchi, calcescisti e quarziti a manganese. Approfondimenti alle pagine:

1. La struttura delle Alpi

8. Le serpentiniti dell'alta Valmalenco

 

La testata della Val Painale con la piramide dello Scalino; ben visibile a destra il crinale costituito dalle rocce chiare dela copertura.

Ai piedi della testata dello spartiacque, con la risalita della prima parte del canalone, qui largo e poco pendente.

Arrivo in cresta, visione sul versante settentrionale opposto del ghiacciaio dello Scalino.


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