Pizzo Tre Confini (m 2824)

 

[Le gite del 2017]

13 SETTEMBRE 2017

DISLIVELLO: 1600 m

TEMPI DI SALITA: 6,00 ore

DIFFICOLTA': EE

PERCORSO: Alpe Sasna, Passo Bondione, cresta S

LOCALITA' DI PARTENZA: Lizzola (Val Seriana, BG)

Classica escursione, anche se forse forse più gettonata nella stagione dello scialpinismo, ad una delle cime della testata della Val Seriana, dalla cui vetta si gode di un ottimo panorama sulle altre alte cime orobiche. Salita semplice ma lunga, un po' monotona in basso, decisamente più appagante in alto, dove si respira aria di montagne selvagge. In vetta caratteristico trespolo con campana, che è usanza suonare all'arrivo. Un po' di attenzione è richiesta lungo la cresta se in cattive condizioni, ma niente di più visto che esiste un sentierucolo con bolli sbiaditi.

 

CARTA:  Kompass n.104 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

Dalle ultime case di Lizzola (posteggio) si sale a piedi sulla ripida stradina asfaltata a traffico limitato. Si sbocca nella successiva piana del vallone e si segue la strada ora sterrata che poi si muta in sentiero. Il sentiero si mantiene sul lato sinistro del vallone, dopo un tratto con catene, lascia le diramazioni per il passo Manina e il rifugio Curò, salendo decisamente sul dosso a destra. Si raggiunge così l'Alpe Sasna e poco dopo un bel laghetto, salendo infine alla piana dove rimangono alcuni resti dei laghi del Bondione. Si passa sul versante opposto del vallone salendo una costola e giungendo infine nell'anfiteatro finale dove, dopo aver lasciato a sinistra una deviazione che scende verso il rifugio Curò, si sale leggermente verso destra fino al passo Bondione. Ora si segue la cresta a sinistra, all'inizio restando sul versante sinistro, poi sul filo leggermente aereo fino in vetta. Trespolo con campana e libro. Rientro per lo stesso percorso (volendo si può scendere sul versante opposto verso il rifugio Curò ma il percorso è decisamente più lungo).

 

APPUNTI GEOLOGICI:

La gita lungo il vallone avviene nella formazione del Verrucano Lombardo costituito da tre tipologie (facies) differenti: arenarie, conglomerati e siltiti, tutte caratterizzate da una tinta rosso-violacea. Dal colle alla vetta tale formazione lascia il posto a quella del Collio, di ambiente lacustre, di colore grigio e costituita da scisti friabili che danno origine ad una roccia dalla pessima resistenza. Approfondimenti alle pagine:

1. La struttura delle Alpi

16. Le rocce ipovulcanmiche di Monte Campione

 

Lungo la cresta Sud che porta in vetta; qui il sentiero supera il salto roccioso mantenendosi leggermente a sinistra del filo.

Quasi in vetta al Pizzo dei Tre Signori, con la piccola gemma di un laghetto sotto la vetta; dietro a destra il Pizzo Recastello e sullo sfondo a sinistra Pizzo Redorta e Coca.

Trespolo con campanella in vetta. DIetro l'elegante piramide del Pizzo Gleno.


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