Battelmatthorn (m 3044)

 

[Le gite del 2017]

30 SETTEMBRE 2017

DISLIVELLO: 1350 m

TEMPI DI SALITA: 5,00 ore

DIFFICOLTA': EE

PERCORSO: Alpe Bettelmatt, P.so di Gries,, crestone E

LOCALITA' DI PARTENZA: Riale (Val Formazza - VB)

Il Battelmatthorn o Cima dei Camosci è una bella cima dai fianchi ripidi che domina il lago di Morasco alla testata della Val Formazza, in una zona che ha subito notevoli trasformazioni ambientali a seguito degli impianti idroelettrici ma che è riuscita a mantenere una sua identità: l'Alpe Bettelmatt ha dato il nome ad un famoso e ricercato formaggio che si trova in appena otto alpeggi dei dintorni, il passo di Gries è stato valico privilegiato per gli scambi tra pianura italiana e svizzera centrale per quasi un milIenio, attorno cime con ghiacciai notevoli seppur in notevole regresso.

 

CARTA:  Kompass n.89 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

Si segue la strada al termine della valle fin dove possibile, normalmente il grosso parcheggio alla base della diga. A piedi si raggiunge la testa della diga e si prosegue a destra alti sopra il lago fino al fabbricato della funivia di servizio agli impianti idroelettrici (fin qui è possibile giungere in auto, sebbene la strada sia ufficialmente a transito vietato). Si scende ad attraversare il torrente e si sale sul fianco opposto, lasciando a sinistra la deviazione per il rifugio Busto. Si giunge così alla bella piana del Bettelmatt che si attraversa fino in fondo dove un bel sentiero sale al passo di Gries, prima direttamente poi con lungo traverso destra-sinistra. Al passo si prosegue sul crinale con alcuni saliscendi passando accanto ad un bivacco a ricordo di tre sfortunati ragazzi qui morti nell'inverno del 1953. Si continua sul crinale, su sentiero segnato, verso la base della montagna e poi con traverso sulla sinistra; dove il sentiero scende nel vallone principale dell'Arbola, lo si abbandona risalendo il crinale est della montagna: esiste un sentierucolo e alcuni ometti, che indicano il percorso più favorevole, ma si può passare un po' dappertutto fino in vetta. Al ritorno conviene allungare verso il rifugio Città di Busto e poi rientrare su buon sentiero all'alpe Bettelmatt, per compiere un bel anello; Dall'alpe è anche possibile utilizzare la strada di servizio dell'alpeggio anzichè il sentiero diretto, con percorso più lungo ma riposante.

 

APPUNTI GEOLOGICI:

Lungo la alta Val Formazza si incontrano alcune delle falde più profonde dell'edificio alpino, riconoscibili dall'andamento morfologico, a salti e piane. Così al tetto della falda Antigorio che risaliamo fino a Fondovalle, segue la copertura della falda stessa (quarziti e calcari; sinclinale del Teggiolo) e poi i paragneiss del Lebendum che creano il salto della cascata del Toce e compongono le montagne sulla destra (cristallino del Basodino). Tali paragneiss, probabile copertura clastica di fine paleozoico, costituiscon anche il fianco destro del lago di Morasco, all'inizio della gita. GIta che per il resto avviene nei calcescisti e filladi del dominio vallesano, all'interno dei quali (per esempio sotto il rifugio città di Busto) si trovano scaglie di carniole e marmi (zona del Termin), copertura probabili del massiccio del Gottardo, che affiora oltre il solco della Val Bedretto, quindi di tipo parautoctono. Approfondimenti alla pagina:

1. La struttura delle Alpi

2. Panorami e osservazioni geologiche dal Teggiolo

6. Le falde di ricoprimento in Val d'Ossola

 

Al passo di Gries, il bivacco e dietro la cima del Battelmatthorn.

Sui bei pendii che precedono l'arrivo al passaggio sul crinale, sulla sinistra, e poi il bel crestone da seguire fino in vetta.

Panorama dalla vetta; in fondo a sinistra l'Arbola, a destra il Blinnenhorn.


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