P. Valgrande (m 2856)

 

[Le gite del 2017]

14 OTTOBRE 2017

DISLIVELLO: 1550 m

TEMPI DI SALITA: 5,00 ore

DIFFICOLTA': EE/F

PERCORSO: Alpe Vallé, Passo Croso, versante N, Lago Avino , Veglia

LOCALITA' DI PARTENZA: Ponte Campo (San Domenico - VB)

Magnifica salita in una zona solitaria, al cospetto del versante orientale del Monte Leone e lungo le selvagge praterie della piana di Avino . La salita avviene lungo una ripida pietraia esposta a Nord che quindi tende a trattenere la neve. Dalla vetta panorama spettacolare. Il rientro dall'Alpe Veglia permette di effettuare un magnifico giro ad anello tra boschi di larici, marmitte di giganti e gole del Cairasca.

 

CARTA:  Kompass n.89 scala 1:50.000

 

IL PERCORSO:

In auto fino al termine della strada, oltre San Domenico, Ponte Campo (parcheggio a pagamento 3 euro). Si segue per un tratto la stradina del Veglia per poi prendere la sterrata a sinistra per l'Alpe Vallè; sul bordo di questa si prende il sentiero per il passo Croso, che si raggiunge per ripida salita. Si scollina sulla piana di Avino e si sale senza percorso obbligato puntando alla morena sottostante il versante settentrionale della Punta Valgrande. Si passa nel solco tra morena e parete per accedere alla pietraia che porta direttamente alla vetta. Al ritorno si seguono le praterie del vallone fino alla diga del lago d'Avino. Si attraversa la diga salendo ad un poggio. Qui l'indicazione del sentiero ci porta direttamente a Cianciavero, sul bordo della piana del Veglia, e tramite la spettacolare stradina a picco sulle gole del Cairasca si scende all'auto.

 

APPUNTI GEOLOGICI:

Lungo la gita si attraversano alcune delle falde più profonde dell'edificio alpino, riconoscibili dall'andamento morfologico, a salti e piane. Da Ponte di Campo fino all'Alpe Vallé attraversiamo i calcescisti della Sinclinale del Teggiolo. Al di sopra le pareti rocciose sono negli gneiss della Falda Lebendum. Alle piane dell'Avino siamo lungo i calcari, micascisti e calcescisti che fanno da passaggio alle superiori bancate gneissiche della Falda del Leone, a cui appartiene la nostra cima e il Monte Leone. Lungo la parte orientale di questo si ammira una meravilgiosa struttura, costituita da gneiss e copertura della Falda Berisal appendice della sovrastante e più estesa falda del Gran San Bernardo: si tratta di una piega di seconda fase, successiva e che ripiega l'impilamento delle falde alpine. Approfondimenti alla pagina:

1. La struttura delle Alpi

2. Panorami e osservazioni geologiche dal Teggiolo

6. Le falde di ricoprimento in Val d'Ossola

 

Sopra l'alpe Vallè, nei colori dell'autunno.

Scavalco al passo Croso; le ripide pareti rocciose di salita lasciano il posto alle chine erbose e detritiche della piana di Avino, ricche di forre al bordo.

Panorama dalla vetta; da sinistra Breithorn, Leone e piana d'Avino con il lago.


[<<][<][31][32][33][34][35][>][>>]

 [Le gite del 2017]